Simone Pansolin è un musicista e poeta genovese.

Chitarrista classico di origine (diploma presso il Conservatorio “N. Paganini” di Genova, bienni specialistici presso il conservatorio “G. Tartini” di Trieste), dal 2007 si specializza nella prassi esecutiva del liuto, delle chitarre antiche e della tiorba, seguendo seminari di studio a Venezia e Pavia con il maestro M. Lonardi. Nel tempo circoscrive ulteriormente la sua attività all’esecuzione del repertorio barocco, dedicandosi in particolar modo alla musica italiana del periodo.

Nel 2021 pubblica, per la casa discografica giapponese Da Vinci Classics, Sonate d’Intavolatura di Leuto, un disco monografico sulla pregevole opera per arciliuto di Giovanni Zamboni, l’ultima pubblicazione a stampa in forma di intavolatura italiana per questo strumento.
Si esibisce per varie emittenti radiofoniche, tra cui RAI Radio 3 - Piazza Verdi, Radio Radicale, Radio Libertà - L’Angolo della Musica Classica.

Recensito ai massimi livelli dalle più celebri testate specialistiche (tra cui Amadeus, Rekodo Geijutsu, Il Fronimo, Musica, Lute News, Hispanica Lyra) ottiene vari riconoscimenti dalla critica musicale: «Una padronanza strumentale di assoluto rilievo, cui fa puntuale riscontro una visione interpretativa coerente e mai sopra le righe. […] Un disco che davvero merita di essere ascoltato.» (G. Odero, “Il Fronimo”); «Musica meravigliosa suonata in modo eccezionale.» (G. Schamp, “De Belgische Luitacademie”); «Un cd sognante, poetico e meditativo.» (M. Riboni, “Amadeus”); «Simone Pansolin suona magistralmente. […] Credo che Zamboni ne sarebbe felice.» (C. J. Arbuthnott, “The Lute Society”, UK).

Nel 2022 consegue il premio “Giorgio Ferraris” per la musica.

Collabora con i liutisti Massimo Lonardi e Davide Mocini.

Per anni si dedica allo studio della poesia haiku, approfondendo i caratteri dello haiku moderno, una corrente di pensiero che, dagli inizi del ‘900, ha come scopo l’apertura dello haiku tradizionale a nuove tematiche sociali e culturali. Nel 2021 pubblica, per la casa editrice americana Red Moon Press, la raccolta Pixels, contenente 70 haiku in forma libera. L’anno successivo vede la luce Duet of Black, una pubblicazione della Japan Universal Poets Association (JUNPA) condivisa con il poeta H. Namino, comprendente una selezione di suoi lavori tradotti in giapponese.

Appassionato di fotografia, si dedica in egual misura alla composizione di haiga (l’arte di abbinare un haiku e un’immagine) con l’intenzione di avvicinare questa forma d’espressione ai princìpi del moderno design grafico. Realizzati con fotografie e testi propri, i suoi haiga sono pubblicati all’interno della Haiga Gallery della The Haiku Foundation.

L’incontro con alcuni compositori di musica classica porta alla pubblicazione di una serie di opere realizzate su poesie tratte da Pixels. Più nel dettaglio: dodici pezzi di S. Fontanelli (“5 haiku” per vari tipi di flauto, “4 Haiku Against the War” per violino, “3 haiku Against the War” per chitarra) e un trittico per coro femminile di S. Montalto dall’omonimo titolo “Pixels”.

Presenta i suoi lavori all’interno di svariati eventi, come lo HaikuLife (The Haiku Foundation), Bologna in Lettere, Poetry on the Lake International Celebration, Festival Internazionale della Poesia di Trieste e Una Scontrosa Grazia. È inoltre ospite di vari programmi radiofonici, tra cui Radio Canale Italia - Story Time, Poesia e Musica Italiana, Radio Poeticare.

Tradotto in varie lingue (inglese, russo, giapponese, indiano malayalam, spagnolo), appare in volumi antologici e riviste letterarie nazionali e internazionali, cartacee e digitali. Tra queste, WTPLive (India), Letteratura Straniera (Иностранная литература, Russia), La Clessidra (Italia).

La critica dice di lui: «Pixels è un condensato di preziose gemme poetiche incastonate, una dopo l’altra e pagina dopo pagina, da Pansolin» (A. Sacco, "Poesia del Nostro Tempo"); «Composizioni troppo belle, di terribile verità, da mettere i brividi.» (F. Russo, "Cultura e Prospettive").

simone.pansolin@gmail.com